Oltre 8 milioni di poveri in Italia nel 2010 Secondo l’Istat, sono oltre 8 milioni le persone povere in Italia, 3 milioni in poverta’ assoluta
Pubblicato da Albatro su luglio 15, 2011
1 famiglia su 5…
Secondo l’Istat, sono oltre 8 milioni le persone povere in Italia, 3 milioni in poverta’ assoluta
3 MLN IN POVERTA’ASSOLUTA,PIU’POVERI TRA POVERI   – Nel 2010 in Italia sono 1 milione e 156 mila le famiglie, il 4,6% di  quelle residenti, che risultano in condizioni di povertà assoluta per un  totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2% della popolazione  residente). Lo rileva l’Istat, spiegando chesono  considerate assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari  o inferiore a quella minima necessaria per acquisire l’insieme di beni e  servizi considerati essenziali per conseguire uno standard di vita  minimamente accettabile. Si tratta, quindi, spiega l’Istituto dei “più  poveri tra i poveri”.
IN ITALIA POVERA O QUASI CIRCA 1 FAMIGLIA SU 5  – In Italia nel 2010 risulta povera o quasi povera circa una famiglia  su cinque. Lo rileva l’Istat, spiegando che si tratta del 18,6% dei  nuclei (l’11% sono quelli poveri e il 7,6% sono quelli quasi poveri)
UNA FAMIGLIA NUMEROSA SU DUE AL SUD E’ POVERA  -  – Una famiglia numerosa su due nel Sud Italia è povera. E’ quanto  emerge dal rapporto dell’Ista, secondo il quale la povertà risulta  sostanzialmente stabile rispetto al 2009, sia quella relativa che  assoluta, ma per alcune fasce della popolazione le condizioni sono  peggiorate. Infatti l’Istat rileva che la povertà relativa aumenta tra  le famiglie di 5 o più componenti (dal 24,9% al 29,9%), tra quelle con  membri aggregati, ad esempio quelle dove c’é un anziano che vive con la  famiglia del figlio (dal 18,2% al 23%), e di monogenitori (dall’11,8% al  14,1%). E la condizione delle famiglie con membri aggregati peggiora  anche rispetto alla povertà assoluta (dal 6,6% al 10,4%). In  particolare, fa notare l’Istituto, nel Mezzogiorno l’incidenza di  povertà relativa cresce dal 36,7% del 2009 al 47,3% del 2010 tra le  famiglie con tre o più figli minori. Quindi, quasi la metà di questi  nuclei vive in povertà relativa. La povertà relativa aumenta tra le  famiglie con persona di riferimento lavoratore autonomo (dal 6,2% al  7,8%) o con un titolo di studio medio-alto (dal 4,8% al 5,6%), a seguito  del peggioramento osservato nel Mezzogiorno (dal 14,3% al 19,2% e dal  10,7% al 13,9% rispettivamente), dove l’aumento più marcato si rileva  per i lavoratori in proprio (dal 18,8% al 23,6%). Tra le famiglie con  persona di riferimento diplomata o laureata aumenta anche la povertà  assoluta (dall’1,7% al 2,1%). E ancora, spiega l’Istat, peggiora la  condizione delle famiglie di ritirati dal lavoro in cui almeno un  componente non ha mai lavorato e non cerca lavoro, si tratta  essenzialmente di coppie di anziani con un solo reddito da pensione, la  cui quota aumenta dal 13,7% al 17,1% per la povertà relativa e dal 3,7%  al 6,2% per quella assoluta.
MAGLIA NERA POVERTA’BASILICATA, LOMBARDIA LA MIGLIORE   – La povertà relativa è più diffusa nel Mezzogiorno, in particolare  maglia nera nel 2010 risulta la Basilicata, mentre il fenomeno è più  attenuato al Nord e specialmente in Lombardia, la regione che lo soffre  meno. Lo rileva l’Istat, spiegando che la Lombardia e l’Emilia Romagna  sono le regioni con i valori più bassi dell’incidenza di povertà, pari  al 4,0% e al 4,5% rispettivamente. Si collocano su valori dell’incidenza  di povertà inferiori al 6% l’Umbria, il Piemonte, il Veneto, la  Toscana, il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Trento. Ad eccezione  di Abruzzo e Molise, dove il valore dell’incidenza di povertà non è  statisticamente diverso dalla media nazionale, in tutte le altre regioni  del Mezzogiorno la povertà è più diffusa rispetto al resto del Paese.  Le situazioni più gravi si osservano tra le famiglie residenti in  Calabria (26,0%), Sicilia (27,0%) e Basilicata (28,3%).
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Destano preoccupazione i dati emersi dalle rilevazioni Istat sulla  povertà delle famiglie. Secondo i dati “nel 2010 in Italia sono 1  milione e 156 mila le famiglie, il 4,6% di quelle residenti, che  risultano in condizioni di povertà assoluta per un totale di 3 milioni e  129 mila persone (il 5,2% della popolazione residente).